Il Grande Oriente d’Italia (Goi), il più importante ordine massonico italiano, ha cambiato guida. Dopo 15 anni, Gustavo Rafi ha ceduto il posto di Gran maestro a Sfefano Bisi, che diventa così il nuovo capo supremo della massoneria italiana.
Bisi si è infatti insediato a Rimini nel corso della tradizionale riunione nazionale che si è tenuta domenica scorsa.
Stefano Bisi, 56 anni, senese, di professione giornalista governerà la massoneria italiana per i prossimi cinque anni, ovvero fino al 2014.
Si tratta di un cambiamento epocale sotto molti punti di vista dal momento che a questo cambio al vertici si accompagna, per il Grande Oriente, la fine di un periodo complesso di ricostruzione di cui Gustavo Raffi è stato protagonista, per passare ad un periodo nuovo di presenza della massoneria come importante soggetto portatore di etica laica in Italia.
La massoneria, che ha fatto l’unità d’Italia e ha promosso la maggior parte delle riforme che hanno interessato la modernizzazione del paese, respingendo logiche complottistiche, tanto care alla retrocultura italiana che preferisce spesso i giornali scandalistici alla verità dei datti, intende riprendere il proprio ruolo di luogo di dialogo aperto a tutti, in difesa dei valori fondamentali dell’uomo e della persona, del progresso e dello sviluppo nella lotta ad ogni oscurantismo.
In ogni caso il dato rilevante è questo cambiamento che dopo quindici anni, si rivela, come spesso accade, epocale.
Nei prossimi giorni pubblicheremo le interviste ai più importanti protagonisti della massoneria lombarda, per chiedere, direttamente a loro, cosa sia e cosa rappresenti la massoneria e quale sia il senso della sua presenza nella società italiana.
Camillo Flammarion
Bisi è apparso piuttosto giù di tono, ad esser buoni, nella comparsata televisiva dalla Gruber. D’ Agostino l’ ha persino preso per il naso. Speriamo, caro Cafiero-Flammarion-, che i lombardi abbiano qualche idea in testa. Che ne dici?