Primo divertirsi: la lezione di nuoto della squadra Usa (video)
LONDRA, Gran Bretagna — Qual è il segreto della nazionale di nuoto americana che sforna campioni e campionesse a raffica? Al di là dei metodi di allenamento, ci pare che gli americani abbiano mostrato un morale altissimo e soprattutto un fattore indiscutibile e determinante per la vittoria: gli atleti Usa si divertono.
Lo dimostra il recente video realizzato dagli stessi e messo su Yotube: questi ragazzi hanno una marcia in più, probabilmente perchè quello che fanno lo fanno con una gioia incontenibile. E così le Olimpiadi diventano un’occasione per una festa collettiva, quasi da college, in cui ragazzi e ragazze si divertono un mondo. E i risultati si vedono.
Nel video, nato da un’idea delle nuotatrici Alyssa Anderson, Kathleen Hersey and Caitlin Leverenz ci sono anche Ryan Lochte and Michael Phelps.
Il filmato ha superato i 3,7 milioni di visualizzazioni in rete. Montato sulla canzone “Call me, maybe” (“Chiamami, se puoi”), è la quintessenza della felicità, per essere arrivati fino all’appuntamento più prestigioso, e Olimpiadi appunto. Nel video, gli atleti sprizzano gioia di vivere da tutti i pori, tanto da apparire come sono: superstar della normalità. Quella stessa normalità che ai microfoni di Sky ha chiesto anche, e quasi disperatamente, Federica Pellegrini letteralmente travolta dalla pressione dei media italiani.
Ecco, questa è la differenza di fondo fra lo sport italiano e quello a stelle e strisce. Da noi ogni evento sportivo è un’occasione per uno schiacciasassi mediatico da tragedia greca, soffocante e inesorabile, quanto vuoto di contenuti: polemica per il gusto della polemica, osanna a profusione il giorno prima, condanne infernali il giorno dopo, da “superstar” a “brocchi” nel giro di poche ore.
Dall’altra parte dell’Oceano invece, nonostante i media siano i più potenti del mondo, lo sport è sport. L’approccio è più leggero. E anche se talvolta porta una valanga di quattrini, il principio è sempre lo stesso: primo divertirsi. In campo, nella vasca, sulle piste. Vale per la nazionale di nuoto, come per le star dell’Nba, da Magic Johnson a Kobe Bryant, passando per Micheal Jordan e per tutti gli altri sport. Quando scendono in campo, nonostante sia la finale, per gli atleti Usa è sempre una festa. Per gli italiani sempre una guerra…