Morosini, il feretro a Bergamo salutato da mille tifosi
BERGAMO — C’erano circa un migliaio di persone, ieri sera, fuori dallo stadio di Bergamo ad attendere il feretro di Piermario Morosini, il giovane calciatore bergamasco morto tragicamente in seguito a un malore sul campo sabato scorso durante la partita Pescara-Livorno.
A rendere omaggio al giocatore, c’erano i ragazzi della Curva nord, ma anche famiglie e gente comune, colpita dalla tragedia. La salma è arrivata intorno alle 21.30 da Livorno. Una folla nerazzurra, con striscioni e bandiere dell’Atalanta, ha scandito un lungo e commovente applauso all’arrivo dell’auto funebre.
Nel frattempo, sul versante delle indagini, la Procura di Pescara ha acquisito l’audio di una telefonata fatta all’emittente abruzzese Rete8 nel corso della quale un paramedico ha dato la sua versione sui soccorsi a Morosini.
Secondo quanto raccontato, il defibrillatore in suo possesso era acceso e pronto all’uso ma sarebbe stato il medico del Livorno Porcellini, il quale stava assistendo il calciatore, a impedirgli di usarlo. Secondo quanto reso noto dal paramedico, “durante il massaggio cardiaco il ragazzo presentava un polso carotideo, e sputava la cannula, quindi era vivo”.