Boltiere: il saluto romano del vicesindaco scatena le ire della sinistra
BERGAMO — Ennesima provocazione, tanto che ormai pare diventata l’ultima moda per finire sui giornali amici e avversari. Stavolta accade a Boltiere. Il vicesindaco Maurizio Testa fotografato a Predappio (paese natale di Mussolini), mentre fa il saluto romano e postato su Facebook dal fratello gemello, provoca le ire della sinistra. A segnalare la foto alla stampa è stato un blogger bergamasco, Roberto Pinotti.
“Purtroppo la storia si ripete: un altro amministratore pubblico si è fatto riprendere in pose che riecheggiano senza ombra di dubbio il regime fascista. Il nostro giudizio sul singolo fatto è netto: chi si richiama, anche solo con un gesto, ad un’ideologia totalitaria condannata dalla storia e bandita dalla Costituzione non può far parte di assemblee elettive o governi locali” commenta il deputato bergamasco del Pd Antonio Misiani.
“Ma il problema non si limita a Boltiere. Purtroppo anche di recente fatti simili hanno coinvolto amministratori di centrodestra di altri comuni bergamaschi (Ponteranica e Seriate). E’ venuto il momento di dire basta: i dirigenti provinciali di Lega e PDL si dissocino pubblicamente e condannino questi gesti. La bergamasca non si merita una classe dirigente di questo stampo: tutti gli schieramenti politici, centrodestra compreso, hanno il dovere di esprimere amministratori che non tradiscano le istituzioni della Repubblica con gesti vergognosi come quello del vicesindaco di Boltiere”.