Banda di rapinatori tradita dall’accento bergamasco
BERGAMO — Sono stati traditi dall’accento. I carabinieri di Treviso hanno arrestato tre persone ritenute responsabili di rapine ai danni di quattro banche trevigiane, fra cui anche due bergamaschi. Si tratta Luciano Nicoli – 52 anni di Curno – e Costante Curnis – 57 di Alzano Lombardo.
Insieme a Giancarlo Inverardi – 47 anni, di Rovato (Brescia) – sono accusati di diverse rapine. La prima il 14 dicembre 2009 la filiale di Caerano San Marco di Veneto Banca (bottino 40 mila euro). La seconda l’8 gennaio 2010 la filiale di Montebelluna di Cassa di Risparmio del Veneto (bottino 20 mila euro). La terza il 13 gennaio la filiale di Mogliano Veneto di Banca Antonveneta (bottino 30 mila euro). E la quarta il 23 marzo la filiale di Mogliano Veneto di Cassa di Risparmio del Veneto (bottino 11 mila euro).
I tre malviventi sono da un anno in carcere per altre rapine a banche commesse in altre province nel nord Italia tra il 2009 e il 2010. Le indagini sulle 4 rapine nel Trevigiano, hanno portato i carabinieri a concludere che autore dei crimini in Veneto fosse ancora la stessa gang. Stesso metodo di travisamento (berretti di lana, scaldacolli, sciarpe e occhiali), stesso abbigliamento, stesse armi usate (pistola e taglierino), stesso modus operandi: l’utilizzo di Fiat Uno, rubate nei parcheggi degli ospedali di Treviso e Montebelluna e per l’accento bergamasco e bresciano. Un ulteriore tassello alle indagini è arrivato dalle immagini del sistema di videosorveglianza delle banche e dalle tracce biologiche recuperate sui luoghi delle rapine.