Stucchi: terzo polo in un vicolo cieco. Senza fiducia, si va alle urne
BERGAMO — “I dirigenti del terzo polo si sono sbracciati a presentare alla Camera la mozione di sfiducia contro il Governo, ma l’ora della verità si avvicina ed è come se nel terzo polo si insinuasse sempre più il seme del dubbio”. Lo sostiene il parlamentare della Lega Nord e segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog.
“Senza sapere né dove andare a parare in caso di voto sfavorevole al Cavaliere, né con chi allearsi per l’eventuale dopo Berlusconi, i seguaci di Fini e Casini soffrono oggi una specie di crisi di identità politica – continua Stucchi -. Non possono andare da soli, perché non hanno i numeri; non possono contare più di tanto sul Quirinale, perché il presidente Napolitano ha già fatto intendere di non voler avallare un esecutivo del ribaltone; sanno di non convincere nessuno quando parlano di un governo di responsabilità nazionale, o d’armistizio”.
“Insomma la sensazione è che l’ex inquilino, e quello attuale, di Montecitorio, si siano messi in un bel vicolo cieco. In ogni caso – conclude il parlamentare leghista – se davvero l’incoscienza di pochi riuscisse nell’intento di far cadere il Governo, allora la parola spetterebbe al popolo”.