Vulcano: a Orio cancellati cinquanta voli e domani il bis
updated ORIO AL SERIO — Sono una cinquantina i voli cancellati da e per l’aeroporto di Bergamo oggi a causa della cenere dispersa dal vulcano islandese sui cieli di mezza Europa. La Sacbo, società di gestione del nostro scalo, informa che, a causa della chiusura degli spazi aerei nel nord Europa per effetto dell’eruzione vulcanica in corso in Islanda, all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio nell’arco dell’intera giornata odierna, venerdì 16 aprile 2010, risultano cancellati 27 voli in partenza e 26 in arrivo sulle rotte da e per i seguenti Paesi: Irlanda, Gran Bretagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Olanda, Begio, Francia, Germania, Lettonia.
“Il perdurare della situazione meteorologica dovuta alla presenza della nube vulcanica nei cieli del nord Europa – si legge in un comunicato – potrebbe determinare ulteriori cancellazioni nella giornata di domani, sabato 17 aprile. In considerazione della situazione di estrema incertezza, si rinnova ai passeggeri l’invito a consultare i siti internet delle compagnie aeree che operano collegamenti con i Paesi interessati per ottenere aggiornamenti in tempo reale”.
Le nuvole di cenere e fumo alte 11 chilometri che arrivano dall’eruzione del Fimmvorduhals rendono la situazione critica. Anzi, è addirittura peggiorata. Eurocontrol, l’organismo europeo per la sicurezza aerea, prevede la cancellazione di 17mila voli su 28mila. Le autorità britanniche hanno prolungato la chiusura dello spazio aereo fino a sabato mattina. Quelle tedesche hanno chiuso gli scali di Francoforte e Amburgo. Bloccati anche gli aeroporti polacchi, cechi, estoni, lituani, lettoni e austriaci.
Secondo gli esperti, la nube si sta muovendo verso sudest e ha raggiunto la penisola di Kola, estremo nord russo, dove tuttavia l’aeroporto di Murmansk funziona regolarmente. Ora si starebbe avvicinando alla regione di Mosca.
Alitalia questa mattina ha cancellato i voli per Parigi, Amsterdam, Londra e Bruxelles. Voli regolari invece per chi viaggia sul territorio nazionale. “La rete italiana – spiega Vito Riggio dell’Enac – non è ancora coinvolta, chi fa solo voli nazionali viaggia tranquillamente. Circa la metà dei voli per il mercato Usa invece non è arrivato”.
Nel frattempo le autorità islandesi hanno ordinato l’evacuazione immediata della zona di Fljotshlid, vicino al ghiacciaio Eyjafjallajokull, nel sud dell’isola, teatro dell’eruzione di questi giorni.