Golden Globe: vince Avatar
I verdetti usciti dalla notte dei Golden Globe hanno confemato quanto previsto alla vigilia, con i due premi a testa ad “Avatar” e “Crazy Heart”, ma senza identificare un campione pigliatutto, a conclusione di una stagione cinematografica deludente, caratterizzata dalla crisi economica e dallo sciopero degli sceneggiatori.
Il capolavoro di James Cameron, campione mondiale di incassi, si é aggiudicato il premio come migliore film drammatico e quello per la migliore regia, mentre la favola urbana diretta da Scott Cooper e incentrata sulla rinascita di un cantante country ha vinto un globo per la migliore canzone e uno per il migliore attore protagonista, quel Jeff Bridges già in odore di Oscar e capace di sbaragliare ieri sera la concorrenza di Colin Firth, Morgan Freeman, Tobey Maguire e George Clooney, uno dei grandi delusi della serata, insieme al suo film “Tra le Nuvole”, nominato sei volte ma vincitore di un solo premio, quello per la sceneggiatura.
Tra i delusi anche Clint Eastwood, con il suo “Invictus”, l’acclamato film di guerra “The Hurt Locker”, ma anche “An education” e “A single man”, dati invece per certi contendenti all’Oscar, che da questo anno ha allargato a dieci il numero dei nominati come migliore film. Una decina che potrebbe contare anche Up, che ieri si è aggiudicato il premio come migliore film d’animazione, ma che visto il successo potrebbe sconfinare nella categoria più prestigiosa. Purtroppo ancora una volta il cinema italiano non ha raggiunto l’obiettivo, a confermare una serie nera che ormai va avanti da anni. “Baaria” di Giuseppe Tornatore non ce l’ha fatta ed è stato sconfitto dal film tedesco “Il nastro bianco” di Michael Haneke, che ha messo al palo anche “Gli abbracci spezzati” di Pedro Almodovar.