E’ morto lo scienziato Zambelli: scoprì il rettile volante più antico
CITTA’ ALTA — E’ morto lunedì pomeriggio nella sua casa di via Donizetti, il paleontologo bergamasco Rocco Zambelli. Nato a Sorisole il 17 maggio 1916, speleologo, geologo, paleontologo, Zambelli fu anche lo scopritore del celebre «Eudimorphodon Ranzii», il più antico rettile volante mai rintracciato, risalente a 220 milioni di anni fa.
Il “prete che amava la scienza” lo definì qualcuno all’inizio della sua carriera. Appassionato di speleologia, fu cappellano dei gruppi partigiani dell’Alta Valle Seriana, divenne uno dei responsabili di Azione Cattolica, dove ricoprì incarichi nazionali. Poi entrò in conflitto con le gerarchie ecclesiastiche e lasciò l’abito talare.
Si sposò negli Anni Sessanta con Maria Gennaro, di Rovigo, dalla quale ebbe due figli. Nel frattempo, venne assunto dal Comune di Bergamo come conservatore del Museo di scienze naturali Carlo Caffi. Per anni coltivò con grandi risultati la sua passione per la scienza e pubblicò numerose monografie e articoli di divulgazione scientifica.
Rocco è stato un grande scienziato ma per me soprattutto un grande amico. Dimenticarlo sarà impossibile, amico di mio padre dai tempi della Resistenza, è sempre stato presente nella mia vita, quando andavo all’asilo e a casa arrivava Rocco mi venivano subito a prendere, con lui ho visitato rifugi e grotte, lo rivedo in cerca di vipere, testimone alle mie nozze, ai funerali di mio padre.
Peccato essere arrivata tardi ieri, parlare con lui era un vero piacere. Un grande scienziato, un grande amico, un grande UOMO.